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restiamo umani

Scendiamo in piazza per opporci alla violenza. E per salvare Israele

30 Maggio 2025
30 Maggio 2025
Visite: 63

di Anna Foa, in "Avvenire" del 28 maggio 2025

Credo che oggi sia necessario e importante manifestare nelle piazze perché Israele fermi la distruzione di Gaza e il massacro dei suoi abitanti, perché tutti gli ostaggi siano liberati e si avviino delle serie trattative di pace che portino, in un modo o nell’altro, alla nascita di uno Stato palestinese. Sappiamo bene che questa prospettiva ha due nemici: in primo luogo il governo razzista e fanatico di Netanyahu, pronto a fare un numero infinito di morti tra i palestinesi per evitare di porre fine alla guerra, di affrontare le sue responsabilità e di accettare la nascita dello Stato palestinese. In secondo luogo, inversamente e specularmente, Hamas, ugualmente contraria alla nascita di uno Stato palestinese e in lotta per la creazione di una Palestina dal fiume al mare, priva di ebrei. Oggi, di questi due oppositori della pace, chi tiene il coltello dalla parte del manico, chi uccide senza posa civili, chi affama vecchi e bambini, è Israele. Per questo è sul suo governo che bisogna soprattutto fare pressione, con tutti gli strumenti possibili.

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Il voto dell'8 e 9 giugno

26 Maggio 2025
26 Maggio 2025
Visite: 90

"Aggiornamenti Sociali" ha pubblicato delle schede informative sui cinque referendum abrogativi su lavoro e cittadinanza su cui dobbiamo esprimerci, attraverso il voto, domenica 8 e lunedì 9 giugno.

Visualizza le schede 

 

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I referendum e la dottrina sociale della Chiesa

26 Maggio 2025
26 Maggio 2025
Visite: 155

di Piero Antonio Carnemolla, pubblicato in Viandanti

Come vivere una vita buona con e per gli altri
all’interno di istituzioni giuste
Paul Ricoeur

Nei giorni 8 e 9 del prossimo mese di giugno tutti i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimere, con il loro voto, se confermare o abrogare cinque leggi che, a parere dei proponenti il referendum, hanno lo scopo di riconoscere e rafforzare i diritti dei lavoratori in materia di lavoro oltre a quello di ridurre da dieci a cinque anni il riconoscimento della cittadinanza italiana agli stranieri che già risultano residenti nel nostro paese.

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Lettera alla Presidente del Consiglio per Gaza

21 Maggio 2025
21 Maggio 2025
Visite: 180

della Comunità di Marango di Caorle (VE)

Presidente Meloni,
la Comunità monastica di Marango, con sede nella Parrocchia del Ss. Nome di Maria in Caorle (Ve), unita a tante persone del territorio, desidera sottoporre il dolore, lo sconcerto e la preoccupazione per l’attuale devastante situazione che si consuma nella Striscia di Gaza.
Oltre all’insistenza dei bombardamenti e del crudele uso delle armi contro civili innocenti, assistiamo ad una più grave crudeltà con la privazione di cibo, acqua ed assistenza
sanitaria. L’assedio israeliano alla Striscia, dove è in atto una catastrofe umanitaria senza precedenti, ci è comunicato giornalmente da alcune famiglie di Gaza con le quali siamo in contatto diretto, permettendoci di essere, almeno, di supporto psicologico a queste persone.

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Referendum sulla cittadinanza, quale domani immaginiamo

16 Maggio 2025
16 Maggio 2025
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di Maurizio Ambrosini in "Avvenire", 14 maggio 2025 

Il quesito referendario dell’8-9 giugno relativo alla durata della residenza richiesta per acquisire la cittadinanza italiana (da 10 a 5 anni) è l’occasione per una riflessione sul significato di questo fondamentale istituto delle democrazie moderne, centrale nella regolazione dei rapporti dello Stato con gli individui. Grazie alla cittadinanza, questi si emancipano dalla condizione pre-moderna di sudditi: possono concorrere alle decisioni con il voto, ricevendo un incentivo importante a identificarsi con la comunità nazionale e ad assumere i doveri relativi. La cittadinanza diventa così il perno dell’appartenenza e della solidarietà nazionale: il collante che tiene insieme i membri della nazione, li fa sentire solidali fra loro, e li distingue dai non-cittadini.

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Sulla futura moschea di Torino

12 Maggio 2025
12 Maggio 2025
Visite: 136

La costruzione della futura nuova moschea a Torino rappresenta un passo significativo verso l'inclusione e il dialogo interculturale nella città. Questo progetto non solo offre uno spazio di culto per la comunità musulmana, ma si configura anche come un simbolo di apertura e rispetto reciproco tra diverse fedi e culture.
Uno degli aspetti più apprezzati della nuova moschea è la sua architettura moderna e accogliente, che si integra armoniosamente nel contesto urbano.
La struttura è stata progettata per essere non solo un luogo di preghiera, ma anche un centro di aggregazione sociale e culturale. Questo approccio multidimensionale permette di promuovere attività educative, eventi culturali e iniziative di dialogo interreligioso, contribuendo così a rafforzare i legami tra le diverse comunità presenti in città.

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L'attualità di don Tonino Bello

20 Aprile 2025
20 Aprile 2025
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di Sandro Bergantin

Guglielmo Minervini ricordava in un opuscolo delle edizioni La Meridiana del 1995, che don Tonino era solito attingere immagini e metafore per semplificare e impreziosire anche le strutture concettuali più complesse a quel giacimento di sapienza ebraica che sono I racconti dei Chassidim di Martin Buber: la parola del profeta è libera come lo spirito. Ho più volte pensato in questi anni che ci separano dalla morte di don Tonino (20 aprile 1993), che cosa avrebbe detto oggi nei confronti degli avvenimenti tragici che minacciano la pace, di fronte alla mancanza di empatia e alla corsa verso una anestesia generale mentre è in atto un genocidio di intollerabile violenza. Certo, molte cose sono cambiate. Ma se ricordiamo le sue parole e le ascoltiamo leggendo i giornali o vedendo le tv, balza subito una straordinaria attualità.

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Il soccorso in mare è ancora un obbligo

11 Aprile 2025
11 Aprile 2025
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di Maurizio Ambrosini, in lavoce.info del 1 aprile 2025 

È una sentenza a tutela dei diritti umani quella della Cassazione sul caso Diciotti. La Corte ha ribadito l’obbligo di soccorso in mare. E il salvataggio dei naufraghi si conclude con lo sbarco, che deve avvenire nel più breve tempo possibile.

Il caso Diciotti
La sentenza della Corte di Cassazione sul caso Diciotti è stata trascinata dalla polemica politica su un terreno secondario e sfruttabile a fini propagandistici: quello del risarcimento economico a favore del profugo eritreo che, ingiustamente trattenuto a bordo della nave, ha avuto la forza di resistere attraverso i diversi gradi di giudizio per arrivare al pronunciamento del massimo organo giudiziario. Con grande dignità ha dichiarato che quel risarcimento, 1.600 euro secondo le stime, nemmeno lo chiederà allo stato italiano. Ha voluto invece difendere un principio, che la Corte ha nitidamente affermato.

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Bonhoeffer, la scelta della responsabilità

09 Aprile 2025
09 Aprile 2025
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di Carlo Bolpin 

Il giovane pastore Dietrich Bonhoeffer (Breslavia 1906 - 1945 impiccato nel campo di Flossenbürg) è un convinto nazionalista a favore della teologia della guerra giusta per la difesa del proprio popolo. Successivamente afferma un pacifismo radicale in base a solide motivazioni evangeliche ed etiche, in conseguenza alla meditazione biblica, in particolare, sul Discorso della montagna. Considera ovvio quel pacifismo cristiano, che aveva combattuto animosamente, e giunge a una nonviolenza radicale, che nega la necessità di armarsi in nome della sicurezza.
Bonhoeffer, come segretario per i giovani della World Alliance (Unione mondiale per l’amicizia fra le Chiese), alla conferenza sulla pace che si tiene il 26 luglio 1932 a Ciernohorskè Kupele, in Cecoslovacchia, condanna la guerra affermando con decisione che il cristiano non può prestare servizio militare.

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