di papa Leone XIV in “L’Osservatore Romano” del 24 ottobre 2025 (in www.finesettimana.org)
La forte denuncia di misure sempre più disumane - persino politicamente celebrate - per trattare i migranti come “indesiderabili” o spazzatura
I Movimenti Popolari come «campioni dell’umanità, testimoni della giustizia, poeti della solidarietà» in una società sempre più «dominata da sistemi ingiusti». Così li ha definiti Leone XIV ieri pomeriggio, giovedì 23 ottobre, ricevendo nell’Aula Paolo VI circa duemilacinquecento partecipanti al quinto Incontro mondiale di questa realtà, che sta riunendo a Roma rappresentanti delle “periferie” dei cinque continenti: poveri, migranti, leader dei popoli indigeni. Ecco il discorso rivolto loro dal Pontefice.
Cari fratelli e sorelle,
è la prima volta che ho la gioia di incontrarvi, proseguendo nel cammino iniziato da Papa Francesco che, in questi anni, ha dialogato spesso con la vostra realtà, mettendone in luce l’importanza profetica nel contesto di un mondo segnato da problematiche di vario genere.
di Isabella Adinolfi
Un libro e una mostra ci riportano a san Francesco, alla sua voce che, a ottocento anni dal Cantico delle creature, resta sorprendentemente attuale e capace di interrogarci.
Il volume, firmato da Sabina Moser, porta il titolo Una santità geniale. Simone Weil in dialogo con san Francesco1. Per introdurlo conviene muovere da una semplice constatazione, che subito si apre in interrogativo: Francesco d’Assisi continua a risuonare con forza nelle mistiche del Novecento.
È un punto di riferimento non soltanto per Simone Weil, ma anche, ad esempio, per Etty Hillesum e Madeleine Delbrêl. Ancora oggi, inoltre, continua a essere percepito dai giovani che aderiscono alla fede cristiana come una figura vicina, sorprendentemente attuale. Sorge allora la domanda: perché proprio lui, tra i santi, sembra aver saputo anticipare l’arte e la spiritualità del nostro tempo?
di Severino Dianich
in “SettimanaNews” del 12 settembre 2025
Si può pensare alla pace come a una situazione valoriale autoreferenziale. Il termine contiene, ed è capace di esprimerla, una ricchezza enorme di significati. Pace è relazione, intreccio di persone, colloquio, convergenza di interessi, creazione continua di nuovi equilibri nel cedimento del forte al più debole, gioia del vedersi, è allegria del parlarsi, conforto e medicina per la sofferenza, è spazio per Dio, segno del suo regno, adorazione dell’Altissimo.
Chi ha vissuto la guerra gridi: pace!
Pace è una parola che è già di suo, in sé stessa, pienezza di senso. Se ne potranno tessere all’infinito gli elogi, senza doverla mettere a confronto con le tenebre della guerra per farne brillare l’ammirabile luce.
di Andrea Grillo e Luigi Mariano Guzzo
«Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito» (Ap 1,19).
La liturgia della domenica in albis, celebrata il giorno dopo le esequie di papa Francesco, ci ha suggerito di scrivere questo volume: scriviamo le cose che abbiamo visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito.
di Franco Ferrari, presidente Associazione Viandanti, da www.viandanti.org, editoriale online del 15 aprile 2025
Il Cammino sinodale italiano continua. Dopo la Seconda Assemblea, tenuta in Vaticano nell’Aula Nervi dal 31 marzo al 3 aprile scorsi, l’Assemblea generale dei vescovi italiani della fine del maggio prossimo avrebbe dovuto concludere il percorso con l’approvazione di un documento finale da inviare alle diocesi per l’attuazione delle decisioni prese.
Un esito a sorpresa
Il meccanismo si è però inceppato perché i partecipanti a questa Seconda Assemblea hanno bocciato il testo articolato in 50 Proposizioni raccolte sotto il beneaugurante titolo “Perché la gioia sia piena” e ne hanno chiesto la riscrittura.
di Franco Ferrari, dal sito www.viandanti.org - editoriale online del 24 marzo
“Costruendo insieme la Chiesa sinodale”: sotto questo auspicio la Rete sinodale Chiesa italiana si è data appuntamento ad Assisi nei giorni 22 e 23 febbraio. Un’assemblea nazionale con 160 partecipanti, che si sono confrontati con l’intento di dare un contributo alla “Seconda assemblea sinodale delle Chiese in Italia”, che si terrà a Roma dal 31 marzo al 3 aprile.
Il Cammino sinodale della Chiesa italiana sta, infatti, giungendo alla sua conclusione: la Seconda assemblea sinodale dovrà discutere e votare un testo di Proposizioni, che poi verrà trasmesso all’Assemblea Generale della CEI (26-29 maggio p.v.) per la definizione del Documento finale, che le oltre 200 diocesi italiane saranno chiamate a recepire.
di Andrea Grillo, pubblicato il 22 aprile 2025 nel blog Come se non
Non vi è dubbio che si possa anche essere disinteressati alla teologia espressa da un papa. E che si voglia restare alla sua simpatia o alla sua apertura. Ma credo che sia giusto non perdere di vista il valore teologico del papato che si è appena compiuto. In mezzo a tanti discorsi, spesso generici, approssimativi e vuoti, una analisi che si muove limpidamente in questa direzione mi pare sia quella pubblicata oggi, 22 aprile, sul “Messaggero”, col titolo (parziale) “La piramide rovesciata dei laici nella Chiesa”, a firma di Luca Diotallevi, dalla quale vorrei iniziare la mia breve riflessione. La lettura muove da una prima osservazione: il pontificato di Francesco ha avuto due caratteristiche fondamentali: il suo riferimento al Concilio Vaticano II e la esigenza di “inaugurare processi”. Potremmo dire: riprendere il grande processo conciliare, per continuare in quella direzione.
di Severino Dianich, in "Settimana News" del 13 marzo 2025
Rumore sempre più intenso e diffuso, sempre più cupo e minaccioso, dello stoccaggio delle armi, da stipare fino a colmarne i magazzini e riempire di cifre iperboliche, nell’ufficio accanto, le fatture delle aziende che le producono e delle agenzie che organizzano il commercio delle armi.
Ci si riarma freneticamente dovunque, in tutte le nazioni, con la pretesa, come fa la Polonia, di avere a disposizione anche le bombe atomiche. Affrettatevi, investite il vostro denaro nelle azioni delle imprese che fabbricano e vendono le armi! Produrranno massacri in qualche parte della terra, ma in compenso il portafoglio degli investimenti vedrà crescere a vista d’occhio l’ammontare degli utili.
Mi viene da domandarmi anche quale trucco i ministri che firmano i decreti del riarmo e i parlamentari che votano le leggi relative, hanno già messo in atto perché, arrivato il momento, i loro figli non siano inviati al fronte.
di Felice Vian e Giorgio Franceschetti, già professori dell’Università degli studi di Padova, hanno predisposto un rapporto riguardante la consistenza dei sacerdoti della Diocesi di Padova (la terza per importanza demografica in Italia) tra 25 anni. Il lavoro era stato stimolato dal libro di Andrea Riccardi La Chiesa brucia. Crisi e futuro del Cristianesimo.
Non so se cambiando le cose miglioreranno, ma so che per migliorare devono cambiare
(Tao Tze)
1. Premessa
Andrea Riccardi nel suo libro La Chiesa brucia (Laterza 2021) con riferimento alla Chiesa cattolica, si pone il quesito fondamentale “declino o crisi”? Se la prospettiva è il declino non resta che gestire la “sopravvivenza”, se invece è la crisi, la prospettiva è il “cambiamento”. Coerenti con il messaggio evangelico che invita all’ottimismo e alla speranza, non possiamo che assumere la prospettiva del cambiamento.
Pagina 1 di 12