futuro del cristianesimo
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Ripensiamo a questi 50 anni guardando dentro la nostra piccola storia che è giunta fin qui nonostante le difficoltà incontrate. Consapevoli della nostra precarietà e dei nostri limiti, pensiamo che essere stati una "comunità di amici in ricerca", e tutt’ora lo siamo, sia stata e sia, la condizione più importante per un’autentica ricerca di un cammino di fraternità.
Il sentirsi piccoli, ma forti nell’amicizia condivisa, è stato lo stimolo per cercare di capire quali fossero le nostre responsabilità non solo di uomini e donne che vogliono camminare insieme, ma anche di credenti che si sforzano di restare fedeli al Vangelo.
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di Angelo Favero
Ho cercato di leggere con attenzione le relazioni che ci sono state trasmesse dall’apposito comitato coordinatore. Questo gruppo ha raccolto le varie riflessioni e indicazioni dalle diverse parti della nostra diocesi [Venezia, ndr] intorno all’impegno di riflettere sulla situazione attuale della Chiesa. E’ la grande novità di questo Sinodo, che ha già preso avvio con l’ascolto della base cristiana e con la raccolta delle varie indicazione; senza dubbio l’obiettivo iniziale era ed è quello di esprimere il sentire del popolo di Dio che vive nelle varie località di questo mondo, oggi tormentato dalla guerra e da altri diversi conflitti in Asia e in Africa.
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di Piero Stefani
Va superata la contrapposizione tra ebraismo = Legge e cristianesimo = amore, è perciò necessario cambiare il linguaggio di tanta catechesi, predicazione; ma non è proprio Paolo che insiste su questa contrapposizione? O forse la sua opposizione non si riferisce alla tradizione ebraica ma all’ebraismo dominante al suo tempo?
Paolo non contrappone Legge e amore. Per averne una conferma è sufficiente trascrivere, nella sua interezza, un brano della lettera ai Romani:
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L'Associazione e Rete dei Viandanti chiede alla Conferenza episcopale italiana di istituire una commissione indipendente per conoscere l’entità della diffusione della pedofilia nella nostra Chiesa.
Il testo elaborato dal GRP e approvato dal Consiglio direttivo dell’Associazione è stato sottoscritto da 26 dei 31 gruppi aderenti alla Rete (tra cui l'Associazione/Rivista Esodo).
Nell’imminenza dell’Assemblea generale della CEI (23-27 maggio), è stato inviato alla Presidenza della CEI, al Presidente del Servizio nazionale Tutela Minori, ai Presidenti delle Commissioni episcopali, ai Presidenti delle Conferenze episcopali regionali e agli organi di stampa.
Pubblichiamo di seguito il documento.
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Pubblichiamo, per gentile concessione dell’editore, un articolo di Domenico Canciani e Maria Antonietta Vito, tratto dal libro In dialogo con Simone Weil, a cura di Paolo Farina e Maria Antonietta Vito (Effatà Editrice, Torino 2015). Si tratta di un’opera a più mani, scritto a seguito di più incontri presso la comunità di Bose di Ostuni, in Puglia, sulla «Lettera a un religioso» di Simone Weil.
La nostra riflessione su alcuni punti della Lettera a un religioso si articola in due parti. Nella prima ci facciamo carico del delicato tema di un antigiudaismo effettivamente presente nel pensiero di Simone Weil mentre, nella seconda, mettiamo a fuoco il suo rapporto, anch’esso problematico, con il cristianesimo e l’esigenza di viverlo, e di proporlo all’uomo contemporaneo, in una forma pienamente e finalmente incarnata.
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Pubblichiamo, per gentile concessione dell’editore, un articolo di Paolo Farina e Maria Antonietta Vito, tratto dal libro In dialogo con Simone Weil, a cura degli stessi (Effatà Editrice, Torino 2015). Si tratta di un’opera a più mani, scritto a seguito di più incontri presso la comunità di Bose di Ostuni, in Puglia, sulla «Lettera a un religioso» di Simone Weil.
La nostra riflessione su alcuni punti della Lettera a un religioso si articola in due parti. Nella prima ci facciamo carico del delicato tema di un antigiudaismo effettivamente presente nel pensiero di Simone Weil mentre, nella seconda, mettiamo a fuoco il suo rapporto, anch’esso problematico, con il cristianesimo e l’esigenza di viverlo, e di proporlo all’uomo contemporaneo, in una forma pienamente e finalmente incarnata.
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di Piero Stefani
Conversione significa passaggio da una fede a un’altra; vocazione tensione a vivere una modalità della stessa fede. Se si parla di vocazione di Paolo e quindi di ogni “cristiano”, quali conseguenze per la fede in Gesù Cristo Salvatore? se Gesù non ha fondato una nuova religione, la sua morte e resurrezione porta una novità (e quindi una fede) radicalmente nuova? il termine vocazione non è troppo limitativo? Cosa comporta il cambiamento dei termini?
Il termine «conversione» è dotato di tre significati principali:
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di Jean Louis Ska
La rappresentazione di san Matteo guidato da un angelo mentre sta scrivendo il vangelo è tradizionale. Vi sono molti esempi dello stesso tipo che corrispondono a una teoria dell’ispirazione molto antica, quella dell’ispirazione verbale: lo Spirito Santo avrebbe letteralmente “dettato” agli agiografi, gli autori sacri, ogni parola e ogni frase dei libri contenuti nella Sacra Scrittura. Ne abbiamo alcune testimonianze, ad esempio negli scritti di Gerolamo e di Agostino:
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Contributi sinodali raccolti da REALTA’ SOCIALI E CULTURALI che operano nel nostro territorio della Diocesi di Venezia.
Chi siamo
Dalle più diverse provenienze e appartenenze sociali, abbiamo chiesto all’Associazione Esodo di aiutarci a metterci in rete per contribuire al processo sinodale con le riflessioni sia di singole persone che di gruppi e associazioni. Ne è nato un percorso di ricerca che consegniamo ora all’equipe sinodale del Patriarcato di Venezia con l’intento di contribuire a rendere migliore e più profetica la chiesa, a partire da quella delle nostre comunità e da quella veneziana.
Presentiamo una sintesi delle riflessioni e i contributi che alcuni gruppi e singoli hanno scritto.
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