di Paolo Naso e Brunetto Salvarani
Come abbiamo spesso riferito sulle pagine di Esodo, ci sembra un dato di fatto che, dopo anni di sostanziale impronunciabilità, la parola dialogo stia riprendendo a comparire con una certa frequenza nel linguaggio delle chiese. Esempio evidente di ciò quanto accaduto fra il 4 e il 5 febbraio scorsi [2019, ndr], nel palcoscenico fiabesco degli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi. Dove papa Francesco e il grande imam di al-Azhar - principale centro culturale sunnita al mondo, sito al Cairo - hanno firmato insieme un documento sulla Fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, assai denso, se esercitiamo la virtù cristiana della speranza, di potenzialità benefiche.
Per ricordare il teologo svizzero Hans Küng, morto il 6 aprile, pubblichiamo l'articolo di Brunetto Salvarani in Avvenire del 7 aprile 2021.
La popolarità di Hans Küng – morto ieri a Tubinga dopo una lunga malattia affrontata con estrema dignità – è difficilmente sottovalutabile.
Come teologo, con i suoi insegnamenti, i suoi numerosi (e importanti) libri, la sua presenza anche a livello pubblicistico, egli ha segnato, nelle sue alterne vicende, un’epoca decisiva della storia della Chiesa cattolica, a partire dal Vaticano II fino ai nostri giorni.
di Daniele Garota
Chi crede sa che Dio ha creato in principio ogni cosa e che ci salverà alla “fine del mondo” (Mt 13,40). Per i cristiani al centro di tutto c’è poi l’incarnazione di Dio, il suo esser diventato, duemila anni fa, “carne” in Cristo. E sarà proprio questo Dio così ridotto a umiltà e piccolezza a salvare e giudicare tutto quanto avrà vissuto qui sulla terra, dal primo all’ultimo giorno.
di Giuseppe Tattara
Maria di Magdala è una tra le donne che seguono Gesù e il nome Maria è accompagnato da quello del luogo di origine. Questa Maria non è definita con riferimento a un uomo come altre volte succede nei vangeli (marito, padre ecc., Maria di…), quindi si presenta da subito come una donna indipendente in una società patriarcale.
di Vittorio Borraccetti
1. La riflessione su Genesi tra fede e scienza mi è sembrata un tentativo di dare al racconto biblico della creazione un significato che da una parte non contraddica lo stato attuale della nostra conoscenza dell’origine dell’universo e della storia dell’umanità e dall’altra corrisponda alle nostre sensibilità e aspirazioni etiche. A mio modo di vedere, così facendo si è preteso, e si pretende, troppo da quel racconto.
Nei secoli le generazioni che ci hanno preceduto hanno letto il racconto, comunque, nel senso di ritenere l’universo creato da un Dio personale secondo leggi ordinate. Da tempo abbiamo smesso di credere che quel racconto sia la storia dell’origine dell’universo.
Pubblichiamo la registrazione dell'incontro online del 22 febbraio 2021 con il biblista Jean Louis Ska. Gli abbiamo rivolto alcune domande per rileggere i brani biblici della creazione a partire dalle questioni poste nel numero della rivista Esodo "E fu sera e fu mattina" - la genesi tra fede e scienza. Il dialogo fa parte di un percorso di ricerca dell’Associazione Esodo sul “futuro del cristianesimo” articolato in incontri, riflessioni sul sito e in alcuni numeri della rivista.
Pubblichiamo l'invito a un convegno dell'Associazione Biblica della Svizzera Italiana (ASBI), con la quale Esodo ha iniziato una collaborazione.
Sabato 21 novembre 2020, a partire dalle 9.30, vivremo un interessante convegno ecumenico intitolato “ALLE RADICI DELLA COMUNITA’ CRISTIANA. Per una pastorale ecclesiale che guardi al futuro”.
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