L'editoriale
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a cura di Carlo Bolpin, Gianni Manziega
Ogni religione fonda l’identità sul Fondatore, ma si diversifica storicamente in forme organizzative talvolta tra loro conflittuali (Pace). Questo processo caratterizza anche il cristianesimo e, al suo interno, la Chiesa cattolica. Occorre quindi analizzare le condizioni che favoriscono o ostacolano la comunicazione (De Sandre) o i conflitti, e quanto le esigenze organizzative, funzionali alla trasmissione della “buona novella” di Gesù, abbiano finito per incidere sulle sue stesse caratteristiche originali, anche attenuandone la radicalità ed evolvendosi in strutture di potere.
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22 e 23 settembre Conversazioni con Maurizio Ambrosini a Mestre e a Marghera
Leggi tutto...IV Convegno Nazionale Viandanti, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2023
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Note logistiche
Guerra e Pace
Contenuti pubblicati
Leggi tutto...SINODO il dibattito in Esodo, a Venezia e sul sito della Rete dei Viandanti
Il Sinodo della Chiesa universale (2021-2023) dedicato al tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione” e il Cammino sinodale della Chiesa italiana (2021-2025), che prevedono una fase iniziale di ascolto di tutto il Popolo di Dio, vengono visti come un’occasione di cambiamento da considerare con attenzione e per i quali impegnarsi nonostante le perplessità che molti nutrono, in particolare per l’incerto Cammino sinodale italiano.
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di Marina Salvato
Tra il 15 e il 18 giugno il Cansiglio ha vissuto un’esperienza straordinaria, partecipata da più di mille persone. Una “prima volta”, a livello italiano, di un incontro su un tema di grandissima attualità: “La foresta tra scienza, benessere e spiritualità”. Un tema affrontato da una pluralità di voci, anche molto diverse, ma complementari, quali quelle della scienza, con le Università di Padova e di Venezia, degli operatori forestali, con Veneto Agricoltura, dei tanti movimenti ambientalisti, da Extinction Rebellion a Friday for future, a Lega Ambiente, al Cai, al Movimento Laudato Si’…, e da numerosi gruppi che approfondiscono e vivono la foresta come benessere psicofisico, quali Società Selvatica, i cultori dello yoga in foresta e, infine, gli artigiani del legno e della creta. Proprio la pluralità dei punti di vista rappresentava la sfida più difficile del Convegno, che tuttavia ha vinto la prova e ha segnato un prezioso primo momento di un processo di presa di coscienza e sensibilizzazione anche istituzionale, capace di raccogliere le forze in senso ampio “ambientaliste” e creare un movimento culturale, sociale e spirituale in grado di opporsi alla devastante catastrofe climatica.
- Categoria: restiamo umani

di Giuseppe Tattara
“È la giustizia, non la carità, che manca nel mondo”.
Mary Wollstonecraft,
Rivendicazione dei diritti della donna, 1792
Il trasferimento del sovrappiù dai paesi dell’Africa Sub Sahariana è importante nello spiegare lo sviluppo industriale dell’occidente e dei grandi paesi asiatici negli ultimi anni perché i paesi africani sono produttori di risorse necessarie per la crescita economica dell’occidente sviluppato come manganese, cromite, cobalto, fosfati, idrocarburi, uranio radioattivo e di molti prodotti dell'agricoltura. Tuttavia l’ammontare e anche la direzione di tale sovrappiù sono stati nascosti dai metodi comunemente adottati di calcolo del valore del commercio estero dei paesi africani. Bisogna ristudiare il processo di estrazione del sovrappiù e demistificare l’atteggiamento di coloro che sottolineano la generosità degli aiuti forniti all’Africa Sub Sahariana dai governi occidentali e dalle istituzioni internazionali e l’incapacità dei paesi riceventi di trarne profitto.
- Categoria: restiamo umani

di Giannino Piana
A proposito di maternità surrogata è stata avanzata dalla destra politica e da alcune aree reazionarie del mondo cattolico la proposta di dichiararla “reato universale”. Cosa si deve pensare?
Personalmente la ritengo una proposta stravagante. E non solo per le ragioni da molti giustamente addotte circa le ricadute negative sui bambini – anche laddove ad essi venisse riconosciuto (non è così nel nostro Paese) il diritto ad avere una coppia genitoriale, e dunque i diritti propri di ogni bambino – ma anche perché si violerebbe in questo modo l’autonomia dei singoli Stati, che devono poter intervenire a darsi la legislazione che ritengono più conforme alle istanze della loro cittadinanza.
- Categoria: il punto di Piana

di Vittorio Borraccetti
relazione all'Assemblea dell'Associazione Esodo del 13 maggio 2023
Lo scopo di queste riflessioni è di evidenziare alcune questioni implicate dalla guerra Russia Ucraina e di indicare alcune linee di possibili approfondimenti da parte di Esodo. Non di esprimere tesi né tanto meno conclusioni.
Prima del merito, una breve considerazione sul modo della discussione in generale e tra di noi. Non va assecondata la polarizzazione delle posizioni, guerrafondai da una parte pacifisti filo putiniani dall’altra, perché se è vero che esistono posizioni estremiste o radicali su entrambi i versanti, in realtà nel confronto delle tesi opposte vi sono argomenti che meritano di essere considerati da entrambe le parti.
- Categoria: restiamo umani

di Carlo Bolpin, presidente dell'associazione
Introduzione
Abbiamo pensato anche in questa Assemblea [Campalto, 13 maggio 2023, ndr] di affrontare alcune questioni nodali oggi, per individuare tematiche per l’Associazione e per la rivista. Abbiamo chiesto a tre persone nostre amiche da tempo di darci il contributo di riflessione dal punto di vista etico e culturale su tre temi diversi, cruciali della contemporaneità: il rapporto con la fede, il rapporto tra tecnica e umanità con riferimento all’intelligenza artificiale, la questione pace guerra nell’ordine internazionale.
- Categoria: restiamo umani

riprendiamo l'articolo di Valentina Pazé pubblicato sulla Rivista il Mulino il 6 giugno 2023
Di che cosa parliamo quando parliamo di maternità surrogata? Oggi tutti si esprimono sull’argomento, con piglio sicuro e toni ultimativi, in un clima politico fortemente ideologizzato e inquinato da confusioni, ambiguità, malintesi, primo fra tutti quello derivante dall’indebita sovrapposizione di questo tema con quello dei diritti delle coppie omosessuali. Può allora essere utile ripartire dall’inizio e provare a fissare alcuni punti fermi.
- Categoria: donne e uomini in cammino

di Fulvio De Giorgi, presidente della Rosa Bianca
Flavia Franzoni Prodi è morta mentre, con il marito Romano ed alcuni amici, era in cammino per un sentiero francescano in Umbria. Il suo cuore alla fine non l’ha più accompagnata.
Per la Rosa Bianca si tratta della perdita di una persona cara, di un lutto di famiglia. La ricordiamo, insieme al marito, alle nostre Scuole: una presenza sorridente, discreta ed amica.
La sua competenza – innervata di teoria e di pratica – sui temi del servizio sociale, mettendo a frutto la lezione di Achille Ardigò, era un tratto fondamentale che la poneva subito in sintonia con la sensibilità civile, gli interessi e la storia della Rosa Bianca. E tale sintonia era poi rafforzata dalla spiritualità, di ascendenza dossettiana, dei coniugi Prodi.
- Categoria: restiamo umani

di Vittorio Capecchi
(articolo pubblicato sulla Rivista Il Mulino 8/1967, n. 178, pp. 658-682, ora ripubblicato sulla sua versione online www.rivistailmulino.it, e su www.inchiestaonline.it).
Don Lorenzo Milani è nato a Firenze il 27 maggio 1923 e vi è morto il 26 giugno 1967. Sono passati cent’anni dalla sua nascita e cinquantasei dalla sua morte e il suo messaggio è ancora attuale; in grado di porre interrogativi e suscitare discussioni nella chiesa e nella società. In quella lontana estate del 1967 scrissi un saggio lungo e appassionato che pubblicai sulla rivista “Il Mulino” del mese di agosto 1967. Leggere un proprio scritto di oltre cinquanta anni fa è sempre
uno strano incontro. Il Capecchi di oggi è certamente diverso da quel Capecchi che ha comunque influenzato il Capecchi successivo. Ho ripubblicato il testo integralmente e le citazioni di Don Milani sono riprodotte con questo diverso colore.
A 44 anni, alla fine del giugno scorso, è morto di leucemia Don Lorenzo Milani. Era nato il 1923 a Firenze ma aveva passato tutta la sua infanzia e adolescenza a Milano. La sua famiglia era di radicate tradizioni intellettuali.
- Categoria: futuro del cristianesimo

Si può pensare che l’esercito assuma forme di azione nonviolenta? Non è forse nella sua natura l’uso della violenza attraverso le armi? E non è questa la ragione del riconoscimento dell’obiezione di coscienza?
La risposta a questi interrogativi non è facile. È vero intanto che l’esercito è stato da sempre concepito come un’istituzione che ha nel suo Dna il ricorso alla violenza mediante l’uso delle armi. Ma è altrettanto vero che il ministero cui esso fa capo ha semplicemente il titolo di ministero della difesa, e non della difesa armata. Ora se è possibile – come ci ha ricordato Gandhi con la sua testimonianza personale – intervenire nei conflitti in maniera nonviolenta, se cioè si dà la possibilità di una difesa nonviolenta, la quale non implica passività o inazione, ma è fatta di interventi fondati sull’assunzione di tecniche ben definite perché non prenderla in considerazione? Si dirà: ma perché il ricorso per questo proprio all’esercito?
- Categoria: il punto di Piana
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