Un percorso difficile anche per Dio. Sul futuro del dialogo cristiano-ebraico
di Brunetto Salvarani
Effatà 2024
Bisogna capire, bisogna distinguere, bisogna studiare, bisogna insistere. Bisogna continuare a capire, distinguere, studiare e insistere. Sono principalmente questi i pensieri che mi hanno accompagnato nella lettura del bel libro di Brunetto Salvarani, teologo, scrittore e giornalista, grande esperto e appassionato di dialogo interreligioso, ma soprattutto di dialogo cristiano-ebraico, dal titolo suggestivo: Un percorso difficile anche per Dio. Sul futuro del dialogo cristiano-ebraico.
Il volume racconta la storia del dialogo a partire dalla giornata importante e complicata del 17 gennaio, dedicata dalla CEI da più di trent’anni all’approfondimento della conoscenza dell’ebraismo. Da qui si va indietro di altri trent’anni fino al documento conciliare Nostra Aetate, paragrafo 4, che ha segnato un punto irrevocabile e determinante nel rapporto tra chiesa cattolica e ebraismo, nel ricordo riconoscente dei suoi eccezionali padri – Jules Isac, papa Giovanni, il cardinal Bea e molti altri – e madri, tra cui Maria Vingiani. Poi si va avanti fino al 7 ottobre 2023 raccontando le alterne vicende, sia da parte ebraica (meno) sia da parte cristiana, che hanno costellato il percorso di piccoli, sempre troppo piccoli, segnali di incontro, prove di avvicinamento e di revisione del proprio pensiero e dei propri pregiudizi. Salvarani chiede, e mi sembra che sia fondamentale questa domanda e che esiga delle risposte, se non sia giunto il tempo che la chiesa, le chiese, “scrutando il loro mistero” ripensino alla teologia intera e non alla sola ecclesiologia che per secoli ha malauguratamente insegnato che nel disegno di Dio la chiesa sostituiva il popolo di Israele.
Certo, duemila anni di persecuzioni e stermini non si possono superare con poco più di sessant’anni di tentativi ed errori. Però si può e si deve cambiare: c’è una bella parola ebraica che si traduce più o meno con conversione, che è teshuvah.
Penso che questo libro sia un ottimo manuale per preti, catechisti, animatori e operatori della pastorale, per non sentire più prediche né discorsi intrisi di teologia della sostituzione.
Infine, il mio amico Brunetto spero non se ne abbia a male, penso che le belle e intriganti parole di Paolo De Benedetti, un gigante dell’incontro, fin dalla sua propria vita, tra ebraismo e cristianesimo, che ha usato come titolo per questo libro, possano essere usate anche con un altro sottotitolo: sul futuro di Israele e Palestina. Un percorso decisamente difficile, anche per Dio!
di Anna Urbani
Brunetto Salvarani
Un percorso difficile anche per Dio. Sul futuro del dialogo cristiano-ebraico
Effatà 2024, pp. 176, euro 18,00