Essere ebrei oggi. Continuità e trasformazioni di una identità
di Sergio Della Pergola
Il Mulino 2024
Spesso, se chiedi a qualcuno cosa vuol dire essere ebreo ti risponde che non è una religione, o non solo o non proprio, che è una cosa complicata e tu resti con una delle tante domande sul mondo senza risposta. Sergio Della Pergola, che è un professore di statistica di origine italiana ma che vive dal 1966 in Israele, ha di recente pubblicato un libro che prova a rispondere a questa domanda con grafici e, appunto, statistiche. Il libro si intitola: Essere ebrei oggi, continuità e trasformazioni di una identità.
Della Pergola prova a rispondere proprio alla domanda iniziale, senza semplificazioni, ma cercando di trovare quelle caratteristiche comuni che identificano o con cui si identificano quelli che si dicono “ebrei”. Cosa vuol dire essere ebrei, quanto conta la storia familiare, ricevere una certa educazione e frequentare scuole ebraiche, condividere la cultura e, per alcuni, anche la religione. Perché esserlo: per la memoria della Shoa, per la lotta all’antisemitismo, per il rispetto di certe regole alimentari e le feste, per il sostegno allo stato di Israele. Infine come esserlo, cioè più o meno rispettosi di queste caratteristiche. Dalle diverse combinazioni possibili risultano gruppi che si caratterizzano in vari modi: dagli haredim, letteralmente “timorati di Dio”, ai non religiosi, passando per tutta una serie di vie di mezzo. Gli studi citati dall’autore si collocano temporalmente per la maggior parte nel primo quarto del XXI secolo e sono geograficamente suddivisi tra Israele e diaspora in Europa e America. Un capitolo è dedicato espressamente agli ebrei in Italia.
Emerge ovviamente una realtà complessa, plurale e per così dire in movimento, sia per gli aspetti legati appunto alla geografia, per esempio è più facile che un ebreo mangi kasher in Israele dove trova più facilmente questo cibo, sia anche per caratteristiche anagrafiche, i più giovani oggi tendono a essere maggiormente legati alla tradizione. Il rapporto con lo stato di Israele è diventato via via sempre più fondamentale, ma anche in qualche modo contraddittorio.
Non è una lettura facile, viene da dire soprattutto in questi giorni. Aiuta sicuramente a mantenere alta l’attenzione sull’importanza del rispetto delle minoranze per la vita di tutti e tutte, ma mi sembra che questo diritto universale venga sempre visto da un punto di vista parziale, e non può che essere così, ma non si riconosca che come al solito è quello occidentale e coloniale.
di Anna Urbani
Sergio Della Pergola
Essere ebrei oggi, continuità e trasformazioni di una identità
Il Mulino 2024, pp. 224, euro 16,00