Emergency e Ogilvy trasformano le parole di Gino Strada in realtà con l'Intelligenza Artificiale per un 2023 all'insegna della pace.
Si rinnova l’appuntamento per il video di auguri di EMERGENCY e Ogilvy, arrivato alla sua sesta edizione. Il tema di quest’anno è la necessità di iniziare ad immaginare l’abolizione della guerra, un obiettivo reso ancora più urgente dallo scoppio, nel 2022, del conflitto in Ucraina, ma soprattutto la grande sfida che Einstein lanciò insieme ad altri scienziati nel 1955 con il manifesto noto come “Manifesto Russel Einstein”.
Il fondatore di EMERGENCY, Gino Strada, ha fatto suo quell’appello, dicendo sempre di non essere pacifista, ma contro la guerra, combattendo per tutta la vita contro le sue atrocità e lasciando il suo sogno di un mondo senza guerra come eredità dopo essere scomparso nel 2021.
Sono proprio le sue parole a essere protagoniste del video: parole che raccontano un futuro di fratellanza e di solidarietà. Parole che ha scritto nella speranza che diventassero realtà. “Non lo vedremo noi, forse non lo vedranno neanche i nostri figli, ma la guerra può e deve essere abolita esattamente come fu abolita la schiavitù”.
Per farlo, Ogilvy Italia, insieme a un team internazionale composto da artisti dell’intelligenza artificiale, speaker e compositori, ha lavorato con una serie di Intelligenze Artificiali (Stable Diffusion, MidJourney, Dall-e 2, Lexica Aperture) che hanno creato un unico video, trasformando in immagini le parole di Gino Strada.
Proprio perché, come disse lui stesso, “Se vogliamo un mondo di pace, dobbiamo prima saperlo immaginare”.
Il video è stato distribuito sui canali social di EMERGENCY in Italia e nel mondo, con l’augurio che nel 2023 questo progetto di pace possa davvero diventare realtà.
Il video è disponibile su https://www.youtube.com/watch?
Credits: OGILVY:
President & Chief Creative Officer: Giuseppe Mastromatteo
Executive Creative Directors: Lavinia Francia, Francesco Basile
Client creative Directors: Nicolò Mondonico, Alberto Crignola
Art Director Team: Andrea Molteni, Marta Are