I vinti. Il corpo nella storia dell’arte   
di Tomaso Montanari    
Solferino 2022

Tomaso Montanari, docente di Storia dell’arte moderna e rettore dell’Università per stranieri di Siena, propone una “cavalcata” lungo i secoli nel libro I vinti, il corpo nella storia dell’arte.

Il mio consiglio è di leggerlo andando a cercare, ogni volta, le opere che Montanari illustra. Se il corpo e i corpi sono da sempre protagonisti dell’arte, in questo agile volume l’Autore ci invita ad avere uno sguardo particolare, “dalla parte dei corpi vinti, dei corpi prigionieri, dei corpi sconfitti”.
L’opera d’arte parla senza mediazione, attraverso ciò che mostra, ma lo fa anche in modo per così dire mediato, cioè attraverso la sua composizione, la sua collocazione o tramite altri particolari letterari, storici, culturali e sociali. Scrive Montanari che “la storia dell’arte è far parlare i quadri con le parole”.

Leggendo si imparano dettagli legati al tempo e al contesto nel quale le opere sono state eseguite, ma si è anche sollecitati a cogliere ciò che possono dirci oggi. Alcuni esempi possono aiutare, certamente a dare un’idea del libro, ma ancora di più a sottolineare come anche un’opera d’arte possa farci diventare più umani.
Nella cappella Brancacci, Masaccio si occupa di dipingere i personaggi marginali, del popolo, lasciando ai suoi aiutanti le figure dei “famosi”. Raffigura, per esempio, una donna con un bambino mezzo nudo che chiede la carità: come non pensare alle donne migranti che ai nostri giorni chiedono aiuto per i loro bambini e per sé?
Oppure Carlo Maderno, invitato a scolpire il corpo di Santa Cecilia, miracolosamente ritrovato intatto dopo millequattrocento anni, realizza un corpo velato con la testa rivolta verso il basso e senza occhi: come non pensare ai soldati che stanno morendo a pochi passi da noi, nella guerra dei nostri giorni?
Leggiamo poi del monumento di Livorno, dedicato a Ferdinando I Medici e diventato nel tempo il simbolo della città. Dei quattro schiavi lì rappresentati sappiamo non solo i nomi dei modelli cui l’artista si è ispirato, ma anche che da sempre le fonti hanno raccontato le sculture scure come più belle del bianco “padrone”!

di Anna Urbani

Tomaso Montanari   
I vinti. Il corpo nella storia dell’arte   
Solferino 2022, pp. 112, euro 12,00