Il segreto dell'alba. Storie e parole di rinascita
di Lucia Vantini
Nerbini 2020 

Ci possono essere dei momenti nella vita delle persone nei quali esse si trovano drammaticamente sospese come in una terra di mezzo, per esempio dopo un lutto, un’esperienza dolorosa, uno sbaglio. La filosofa e teologa Lucia Vantini propone di considerare questo tempo come l'alba, come quel momento sospeso tra la notte e il giorno in cui si aprono di nuovo tutte le possibilità. Nel suo libro, Il segreto dell'alba, storie e parole di rinascita, spiega attraverso poesie, miti, interpretazioni filosofiche, narrazioni religiose, come ciò può avvenire.  Si può provare a realizzarlo nelle nostre vite, anche se non sempre si riesce. 

Il primo passo è lo sguardo, o meglio la postura, come la chiama lei, cioè la posizione nella quale ci mettiamo davanti al dolore, alla finitezza, alla morte, ma soprattutto alla nascita. Ho trovato particolarmente interessante che l’Autrice faccia riferimento a una teologa ortodossa (cosa non frequente) Annick De Souzenelle. Mi ha incuriosito anche l’accenno al pensiero fuzzy, o della vaghezza, “per cui non è sempre vero che o è zuppa o è pan bagnato; il terzo escluso spesso esiste” (p. 58). 
Il secondo passo è imparare a cogliere nelle lacerazioni e interruzioni dell'esistenza quelli che Vantini chiama gli "angeli della storia", cioè i messaggeri di possibilità altre, di futuro e di speranza.
Il terzo è un invito a sostare nel sabato santo, tra il dramma del venerdì e l’utopia della domenica, e a vivere la solidarietà con i vinti della storia in modo esigente e concreto. “Si tratta di accettare una vita che continuamente fa avvertire una sfasatura rispetto al presente. Non è il sintomo di un disadattamento infecondo, ma l’indice di una sensibilità viva verso quel vento venuto dal futuro, di cui sono impregnate le ali dell’Angelus novus” (p. 137).

Durante tutta la lettura del libro mi sono risuonate in testa le parole di Isaia, che in effetti alla fine del libro sono arrivate, ma ve le propongo con le parole di Guccini: “la notte udite sta per finire ma il giorno ancora non è arrivato, sembra che il tempo nel suo fluire resti inchiodato… ma ora capisco il mio non capire, che una risposta non ci sarà, che la risposta sull’avvenire è in una voce che chiederà…”.
E infine si può chiudere (o riaprire?) con gli ultimi versi della poesia della Szymborska, La realtà esige, che Vantini cita all'inizio: 


Qual è la morale? – forse nessuna.
Di certo c’è solo il sangue che scorre e si rapprende
e, come sempre, fiumi, nuvole.
 

Sui valichi tragici
il vento porta via i cappelli
e non c’è niente da fare –
lo spettacolo ci diverte.


di Anna Urbani

Lucia Vantini
Il segreto dell'alba. Storie e parole di rinascita
Nerbini 2020, pp. 160, euro 16,00