il punto di Piana

- Visite: 564
di Giannino Piana
Chi è favorevole all’invio delle armi all’Ucraina dice che per la difesa della libertà si deve rischiare di perdere la vita, tra la libertà e la vita il primato è della libertà, come nel caso del fine vita. Consideri valida questa contrapposizione e pensi legittimo il paragone con il caso del suicidio assistito?
La libertà è senz’altro un grande valore che non può essere sottovalutato: ne va dell’identità stessa del soggetto umano. Ma occorre intanto distinguere tra la libertà personale e quella di un popolo, del rispetto cioè della sua autonomia territoriale e di governo a livello socio-economico e politico. Nel primo caso – quello della libertà personale – il singolo, laddove gli venga negata la possibilità di vivere nella fedeltà ai valori in cui crede, e sia dunque obbligato ad andare contro la propria coscienza, o venga costretto a rinnegare la propria fede religiosa può anche mettere a rischio, fino a perderla, la propria vita. Non è stata forse questa la testimonianza dei martiri cristiani?

- Visite: 401
di Giannino Piana
La guerra in corso dovuta all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia con l’intento di sottometterla al proprio potere risolleva la questione della legittimità della guerra difensiva, la cui plausibilità è sostenuta anche da molti credenti. Qual è, al riguardo, la posizione della Chiesa?
La condanna, “senza se” e “senza ma” di ogni tipo di guerra rappresenta una costante del magistero papale così come si è sviluppato a partire dalla metà del secolo scorso. Il primo a decretarne l’assoluta irragionevolezza (alienum a ratione) è stato Giovanni XXIII, il quale nell’enciclica Pacem in terris motiva la propria posizione a partire da considerazioni sia legate alla situazione storica – le armi nucleari e batteriologiche costituiscono una minaccia di distruzione dell’intera umanità – sia scaturenti dal messaggio evangelico.

- Visite: 229
di Giannino Piana
Il superamento dello stato di emergenza sanitaria e il ritorno alla normalità costruiscono senz’altro un dato positivo. Ma di che normalità si tratta? Non c’è il rischio che si assuma come modello quello di prima della pandemia, che è stato la causa principale del dilagare del Covd-19? Che ne pensi?
Penso che tu abbia perfettamente ragione. Il venir meno della pandemia, peraltro non del tutto superata, e la cessazione in ogni caso dello stato di emergenza per tornare allo stato di normalità sollevano grossi problemi, non facili da affrontare e tanto meno da risolvere.

- Visite: 343
di Giannino Piana
La persistenza della pandemia da Covid-19 pone problemi di carattere istituzionale. La questione di fondo è quella del possibile conflitto tra la libertà personale e l’intervento dello Stato a salvaguardare la salute dei cittadini. Quale giudizio si deve dare di tale situazione?
Non ho dubbi sulla necessità che lo Stato debba intervenire a tutelare la salute dei cittadini, che – come recita la nostra Carta costituzionale – è anche un bene sociale. La libertà di autodeterminazione personale va dunque subordinata al perseguimento del bene comune. Nel caso dell’odierna pandemia sottoporsi alla vaccinazione è allora un obbligo morale; in gioco non vi è infatti soltanto la propria salute, ma anche quella degli altri. Il numero dei morti registrati anche nel nostro Paese è un chiaro segnale dei rischi che si corrono e si fanno correre non sottoponendosi alla vaccinazione.

- Visite: 321
di Giannino Piana
La politica non si fonda su se stessa. Ha bisogno di radici antropologiche ed etiche che la supportino e ne determinino lo sviluppo. Quale concezione dell’uomo è stata a lungo alla base del progetto politico occidentale?
Il pensiero occidentale ha fondato, fin dalle origini, la politica su una visione della natura dell’uomo come “essere sociale”, cioè come essere essenzialmente aperto alla società in cui trova la propria realizzazione. Aristotele, che è considerato il padre fondatore della scienza politica, definisce l’uomo “animale politico” (zoon politikon) e concepisce la felicità, che è l’obiettivo della vita morale, come felicità pubblica, che si può attingere solo nel rapporto con gli altri nell’ambito della polis.

- Visite: 453
di Giannino Piana
Che cosa pensi dei risultati dell’indagine svolta in Francia in merito agli abusi sessuali di sacerdoti e operatori pastorali? È stata una sorpresa inaspettata? Ed è stato positivo avviare l’indagine e pubblicarne le conclusioni?
I risultati dell’indagine sono, a dir poco, sconcertanti. Oltre trecentomila bambini e adolescenti abusati sono un dato, che non può che suscitare forti e sdegnate reazioni. La violenza consumata nei loro confronti è un atto gravissimo, destinato a lasciare pesanti conseguenze sulla loro intera vita futura.

- Visite: 415
di Giannino Piana
L’indizione del referendum sulle questioni di fine vita, inclusi eutanasia e suicidio assistito, la cui data dovrebbe essere indicata tra breve, pone seri interrogativi. Ci si può infatti chiedere: è il referendum lo strumento opportuno per affrontare un tema tanto delicato che coinvolge questioni relative al dolore e alla morte? E, se lo è, che ne pensi dei contenuti della proposta di legge popolare che ha raccolto in breve oltre 500.000 firme?
Personalmente non sono contrario al referendum che consente di verificare la volontà popolare attorno a questioni esistenziali di grande portata che coinvolgono la vita di tutti.

- Visite: 226
di Giannino Piana
Si sono ripetute negli ultimi mesi nel nostro Paese, con sempre maggiore frequenza, gravi situazioni nel mondo del lavoro: dalle morti di giovani e di migranti alle condizioni di sfruttamento di categorie non protette costrette a sottostare a vere e proprie nuove schiavitù. Dove sta andando il lavoro? Non è forse vero che ha perso ogni carattere di dignità umana?
Le situazioni sulle quali hai messo l’accento sono molto gravi e denunciano il venir meno di presupposti fondamentali, che sono alla base della costruzione di una vera civiltà.

- Visite: 614
di Giannino Piana
Su molte questioni che riguardano specialmente i campi della bioetica e della morale sessuale e matrimoniale, la “dottrina cattolica” chiama in causa il concetto di “natura” oggi contestato da più parti. Che cosa pensi? Ritieni sia ancora possibile fare ricorso a esso?
Il concetto di “natura” (e conseguentemente di legge e di diritto naturale) per il significato che ha storicamente assunto, soprattutto a partire dagli inizi della modernità, è oggi difficilmente utilizzabile.